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Romana, di origini ebraiche, Elsa Morante, nata il 18 agosto 1912, ha contribuito a rivoluzionare la letteratura italiana del Novecento.
La sua concezione dell’uomo, della storia e della poesia ha dato profondità a testi in prosa e in versi che oggi ci aiutano a osservare il mondo.
La critica l’ha innalzata e poi demolita, ma per molti Elsa Morante è la più grande scrittrice del secolo appena concluso.
Il 12 settembre alle 21 la ricorderemo a Ostia, nello spazio della Biblioteca Elsa Morante sul pontile del lungomare dei Ravennati, insieme a Sandra Petrignani, Giuliana Zagra e Leonardo Bonetti.
Ecco alcuni miei contributi sull’autrice:
- recensione al carteggio L’amata. Lettere di e a Elsa Morante, pubblicata sulla rivista “La Rassegna della Letteratura Italiana”;
- Consigli d’autore: Ornella Spagnulo, guest post sul blog Cartaresistente;
- In corso di pubblicazione, un saggio sulla ricezione della Storia: uscirà sulla rivista “Campi Immaginabili” verso la fine dell’autunno.
La Biblioteca Nazionale Centrale la ricorda con una bellissima stanza che ricostruisce l’officina di scrittura dell’attico in via dell’Oca 27.
Ornella Spagnulo
Leggo spesso di Elsa Morante,citazioni e altro… Tramite i tuoi post ho scoperto qualcosina in più riguardo questa grande scrittrice. Però non ho mai letto nulla di suo.
Tu cosa mi consiglieresti,se posso chiedere? 🙂
Cara blogger 🙂 credo che il libro più rivoluzionario, nel senso che contiene tutto e il contrario di tutto, sia Il mondo salvato dai ragazzini. Io l’ho scoperta leggendo La Storia, romanzo che per certi versi segue la tradizione (e per questo motivo, alla sua uscita nel ’74, i critici di sinistra lo demolirono). Credo che sia uno di quei romanzi in cui riesci a sentire i personaggi come persone vere.
Ciao,
anche se è passato abbastanza tempo da quando li ho letti, ricordo mi sorprese e “stese”, oltre che La Storia, L’isola di Arturo.
La Morante rimane comunque nei primi posti della mia personale classifica degli scrittori italiani (e non) preferiti 🙂
Buona giornata.
🙂