Anonima Scrittori è un testo che mette in scena i luoghi comuni dell’editoria e ci ride sopra.
Una classe di aspiranti scrittori di dubbia preparazione (l’ex Harmony recuperata, la studentessa di Filosofia, l’insegnante disabili), dove però si trovano anche due potenziali scrittori emergenti (la ragazza-Pinocchio, in primis, poi lo studente di Lettere), mette in crisi un editore che insegna, tra fischi e applausi, com’è fatta l’editoria oggi, quali sono i libri che vanno per la maggiore, come si fa a rimanere sulla cresta dell’onda una volta ottenuto il primo contratto.
Sia chiaro: è ironia, parodia. Ma prende spunto da un corso reale, di 2 giorni, uno dei tanti corsi di scrittura creativa che ci sono.
A un certo punto interviene anche Calvino, inorridito, a ristabilire una scala di valori.
Questo “corso” è seguito su Twitter all’hashtag #scritturadistruttiva e l’account Il Fatto Folksonomia ha riproposto i racconti su Twitter.
Il testo è inedito ma registrato. Non è interamente pubblicato sul blog.
Anonima Scrittori. Primo episodio. Nulla si crea e nulla si distrugge
Anonima Scrittori. Secondo episodio. Un editor pieno di sé
Anonima Scrittori. Terzo episodio. Corso di scrittura distruttiva
Anonima Scrittori. Quarto episodio. Gli esercizi degli allievi
Anonima Scrittori. Quinto episodio. Lo spettro di Calvino
Anonima Scrittori. Sesto episodio. La diatriba su Stephen King
Anonima Scrittori. Settimo episodio. Se gli editori scommettono su Totti
Anonima Scrittori. Ottavo episodio. Meglio le piccole case editrici, spiega l’editor di successo
Anonima Scrittori. Nono episodio. Scrivere è riscrivere
Anonima Scrittori. Decimo episodio. Avete tutti la fregola di scrivere!
Anonima Scrittori. Undicesimo episodio. Mi trovo molto meglio con i Filosofi
Anonima Scrittori. Dodicesimo episodio. Il cane ti riconosce?