– Non va bene! Questo cosa vuol dire? Qual è il messaggio che vuoi trasmettere, tu? –
Si rivolgeva al ragazzo che insegnava ai disabili.
– Boh! Non lo so cosa voglio dire. Io scrivo. –
– Scrivo scrivo, avete tutti la fregola di scrivere, ma cosa volete dire non si sa! –
– In effetti – la ragazza ex Harmony ora recuperata – a me il tuo scritto scusami però non mi comunica proprio niente. Perché hai scritto che hai dimenticato tutto? Cosa vuol dire? –
– Probabilmente era tutta una metafora esistenziale – suggerisce il ragazzo che studia Lettere, forse deviato dai troppi libri di critica letteraria: – Alla fine la vita, se ti dimentichi di tutto vuol dire che per te non vale niente, che è tutto un po’ sullo stesso piano, oggi è così, la vita… –
– Ma che vuol dire? Scusami, ma a questo punto preferisco il pezzo scritto da quella che ama Luca, almeno ha un sentimento! –
– Magari non l’ha espresso bene, però ce l’ha – si pronuncia Pinocchietta.
– Sì infatti l’ha espresso male, hai perfettamente ragione. Uno può scrivere una cosa bellissima anche in due righe, non è la quantità di parole. Vi ricordate “M’illumino d’immenso”? -.
Lo studente di Lettere fa un sorriso maestoso, gli s’illumina il volto, l’insegnante disabili abbassa la testa, la Pinocchia fa la vaga e ragazza Harmony chiede a quella di filosofia spiegazioni, la quale filosofa dichiara: – Non so, non ho studiato questo filosofo, sarà dell’epoca medievale, immagino -.
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Illuminiamoci d’immenso
Lezione precedente: Scrivere è riscrivere