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cronaca di una vita intima

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cronaca di una vita intima

Archivi della categoria: Ornella Spagnulo

Ricettacoli di inchieste sempre sveglie

07 lunedì Ott 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Ornella Spagnulo, Poesia

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Tag

Amore, Poesia, scomparire, società, sodomia

Ricettacoli di inchieste sempre sveglie

la vera canaglia non muore mai

ti vengono stanotte a chiedere

Ma perché scompari?

Forse avrò un motivo valido per scomparire?

Ho un diritto, in questo pianeta, di assentarmi

quando non ricevo amore?

Bambola di nessuno, ingannata da molti,

fatta in stracci da altre donne. Tutto qua.

Mi ritiro, così, a vita privata.

Forse vomiterò pane e burro,

ma senza l’insana sodomia sociale.

Ornella Spagnulo

Immagine di Francesco Scaramuzza

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Da Malta. Una cartolina.

09 lunedì Set 2013

Posted by ornella_spagnulo in Ornella Spagnulo

≈ 2 commenti

Tag

aereo, alberghi, Malta, partire da sola, Saint Julians

La mia cartolina da Malta. Partire felici non significa arrivare felici, per quanto il volo sia stato ottimo (non volavo da diversi anni e, a parte la solita paura del decollo, ci sono stata bene). All’arrivo, con venti euro ho preso un taxi che mi ha portato a Saint Julians. La tassista sembrava mia madre. Era nera, aveva occhi mostruosi grandi, simili ai miei, sulle braccia era tatuata e al collo pendeva una croce. Mi parlava in un italiano esasperato, nel senso che metteva un accento in ogni parola che diceva, accompagnando con mani e dita i discorsi, aveva delle unghie lunghissime, dipinte con lo smalto nero a striature bianche. In un’altra vita doveva essere mia mamma, per come mi ha rassicurato.

“Malta… tranquilla, puoi girare la sera, non succede niente. Io una volta stata in Sicilia con il mio fidanzato, lui ha pagato 10 euro per entrare in una discoteca, io avevo ingresso gratuito, le donne non pagavano, mentre qui, in Malta, tutte gratis le discoteche. Da bere costa poco”.

La sorpresa è arrivata in hotel, in teoria avevo una stanza prenotata da mio padre – non c’era posto in college – ma questa prenotazione non risultava, la carta di mio padre era stata rifiutata, e io non avevo nessun posto dove dormire a Malta.

La signora dell’albergo, siciliana e musulmana, ha chiamato un altro albergo della stessa struttura. Mi ha detto: “Prendi quel bus e scendi alla seconda fermata”; sul bus sono rimasta in piedi, vicino al guidatore, ho urtato per sbaglio il campanello e il guidatore mi ha detto di non toccare mai il campanello. Lo avevo informato che dovevo scendere alla seconda fermata, dopo un po’ gli ho chiesto informazioni e lui, candido e anche leggermente menefreghista, mi ha risposto

“L’abbiamo passata”.

Ho fatto tutto il giro panoramico, tutta questa baia intorno al mare, che sale, che scende, divertente se non avessi avuto il pensiero di dove alloggiare, e i bagagli.

Parlare italiano qui non risulta semplice: tutti mi scambiano per spagnola o capiscono, dal mio accento, che vengo dall’Italia. Non esercito molto questo linguaggio inglese “universale”, mi vengono incontro e parlano con me direttamente in italiano o in spagnolo. Solo qui al punto Internet mi hanno fatto il complimento: “Your english is nice”, davanti a me ci sono due teli mare stesi ad asciugare forse, uno celeste e blu con i delfini che mi rincuorano, un altro nero appoggiato sopra. Il nero raggruppa tutti i colori, ma il blu rasserena, specie con i delfini; dietro ci sono le palme e il tramonto arancione.

Quando sono arrivata, all’aeroporto, m’hanno stupito proprio le palme che mi ricordavano la Tunisia.

Ho voglia di viaggiare, ma ho capito che non posso farlo sola, sarebbe sprecato. Vedere tutte queste bellezze, subire tutti questi contrattempi, trovarmi sola la sera a cenare, e uno specchio in hotel che fa tristemente compagnia.

Cartolina da Malta. Vicissitudini contrarie ai programmi. I love my life.

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Ponte Sant’Angelo con tutti gli angeli allineati

27 martedì Ago 2013

Posted by ornella_spagnulo in Cronaca di una convivenza, Ornella Spagnulo

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Tag

Amore, angeli, Donna, foto, Ponte Sant'Angelo

Ponte Sant’Angelo con tutti gli angeli allineati in piedi, uno con la croce, un altro con una colonna, uno con la corona di spine, un altro con i chiodi. Ci sono andata perché ero sola, a Ferragosto, la ztl era libera e ho pensato di fare un giro in centro. Ho parcheggiato in piazza Adriana, da lì ho girato fra le bancarelle fino al ponte. Avevi notato le scritte che ci sono, in latino? “Vulnerasti cor meum”: lo pensi di me?

Quante volte ti sto pensando non lo sai. In macchina piangevo, ma non è destino per noi. Qui a Roma ci sono solo un’amica e un amico, non si sa cosa facciano tutto il giorno in casa, non vogliono uscire. È questo il modo perfetto di capire che eri essenziale, anche se sacrificavo tanto: mi ero ridotta a una donna senza vita, a parte te. Una brava massaia – ho anche imparato a cucinare – e questa storia non si deve ripetere più. In tutto questo, sai, sono contenta se mi rimpiazzi, ti trovi una, quella che sia, il mio interrogativo è per quanto tempo sarò da sola, in che misura di orari controllati sul display del cellulare, per vedere se qualcuno ha chiamato, fosse anche un parente, una zia, in quanti calendari di giorni che non trascorrono, o che presentano sempre quel paio di ore morte e finite all’Inferno, in cui piango e non capisco perché mi dispero, sento la noia e ricordo la tua espressione quando tornavi a casa, o quando stavi male. Sono le uniche due figure dei tuoi occhi che mi sono rimaste nel cuore. Per il resto, portavi spesso gli occhiali da sole fuori, anche d’inverno. E quando ridevi chiudevi troppo gli occhi e avevi una risata con un suono che mi infastidiva. Quante cose ti infastidivano di me? Hai avuto il coraggio di dirmele? La mia debolezza ti infastidiva, ma non la mia debolezza tout court: il mio sentirmi inferiore alle altre donne. La spiegazione più digeribile potrebbe essere che non sentivo di appartenerti, all’occorrenza lasciavi la mano che mi tenevi. Ora un cane grida, ora uno gli grida di stare zitto, ora vorrei gridare.

Tengo la finestra aperta, è notte. Stavolta non c’è rischio di sentire suonare il citofono alle undici di sera. Mi potrò addormentare, perché siamo non esiste più, e l’altra volta ti sei intestardito, e stavi male, stavolta sto male io. Puoi dire quello che vuoi, che ti ho lasciato un’altra volta, e così con la terza volta che ti lascio mi aggiudico l’antipremio di pessima donna, da non conoscere mai. Dillo. Però io vedo le foto che si fanno le altre coppie di innamorati. Anche quelle dei tuoi amici, sì, le coppie vere che hanno un sentimento comune. I loro sguardi diventano di un’intensità simile, i loro visi si avvicinano senza che uno sovrasti l’altro. Guarda le nostre: tu sei in ombra, io nella luce, tu sei illuminato e io sono scura, tu guardi verso l’obiettivo e te ne freghi di me, io guardo nell’obiettivo e tu stai dietro, appoggiato con il mento sulla spalla. Non portavano buoni auspici per noi. Le immagini sono rivelatrici.

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The Wall, copie omaggio fino al 26 luglio

17 mercoledì Lug 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Ebook, Ornella Spagnulo

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Blog, ebook gratis, il muro, libri gratis, Psicoanalisi, the wall ornella spagnulo

C’è che l’anno scorso, nella disoccupazione, dopo un paio di risposte ambigue sul libro (“troppo sperimentale” e “troppo lirico”) ho pensato di farne un ebook. Gli snob della cultura sarebbero contrari, ma io non sono snob, o almeno non così tanto.

E così iniziò il blog vecchio, per dare un’anteprima sui capitoli iniziali del libro The Wall o Il muro, come l’avevo chiamato in principio.

1) La casa del muro 

2) Il muro e la psicoanalisi

3) Il muro del pianto

4) Il muro dei ricordi della sua casa parte 1 e parte 2

5) Prima del muro

6) Il muro del supermercato

La penna mi prese e scrissi nuove sensazioni sul muro (dall’archivio di aprile 2012).

Qui: recensioni su The Wall e un elenco delle librerie online dove si può acquistare.

Fino al 26 luglio regalo l’ebook a chi me lo chiede. L’indirizzo di posta è ornella82@msn.com, ma potete anche commentare qua sul blog.

Io a questo libro ci tengo ancora.

Ornella Spagnulo

P.S. Ah, dimenticavo: questa è la pagina che ho dedicato all’ebook The Wall su questo blog

ornella spagnulo

 

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“Voi, onesti farabutti” di Simone Ghelli

16 martedì Lug 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Ornella Spagnulo

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Tag

Anarchia, caratteri mobili, partigiani, precari, Simone Ghelli, voi onesti farabutti

Nonno partigiano e nipote precario

Una generazione di precari come la nostra, guardandosi indietro, trova gli esempi dei tanti partigiani che vivevano in bilico per cacciare il nemico. Voi, onesti farabutti raccoglie quelle testimonianze legandole a un importante vissuto personale. Simone Ghelli tira le somme: a che punto siamo della nostra storia italiana?

E se prove di anarchia, nonostante i tempi morti, qualcuno, come il narratore, le ha fatte (la festa della pineta di Riotorto, le tavolate a parlare, il vino venduto a 1 euro il bicchiere, e di buona qualità fra l’altro), l’età porta comunque molti rivoluzionari a lasciare la battaglia. Non perché si abbiano colpe, a rinunciare, ma perché fare i ribelli da soli non ha senso, e continuare a sperare, anche se niente cambia, alla lunga consuma il cervello.

Oltre la lotta politica, tra queste pagine risuona la vicenda umana dei malati dell’ex ospedale psichiatrico di Siena. Anche loro descritti con compassione e umanità, senza farsi prendere la mano dalla retorica: realisticamente, ricordando perfino quel matto che picchia e che fa paura.

Difficilmente, nei romanzi di oggi, si parla ancora di anarchia e di rivoluzione, con toni che uniscono gli affetti familiari, forti e presenti, allo sguardo sul mondo, sulla storia e su quella che è diventata l’Italia.

ornella spagnulo e la copertina di voi onesti farabutti

Politica, società e autobiografia sono narrate con un linguaggio che ha un suono toscano, e si sente. Ma ormai lo sanno pure i pesci che l’italiano proviene dal toscano, così questo libro si può dire più italiano di altri.

Italiano perché è da noi esaltare la famiglia, lamentarci, fare guerra e restare dolci dentro. Perché siamo curiosi del nostro passato, come Ghelli quando parla con il nonno: vuole raccontarci la sua storia da eroe, visto che il presente è bombardato da politici deludenti e corrotti, quiz televisivi e lavori precari. Il problema è che adesso non abbiamo più ideali. E mentre il nonno, ex partigiano, sbraita contro un televisore ignorante, il protagonista, la nuova generazione, sta zitto. Tanto l’abbiamo capito l’andirivieni, e a parlare si consuma solo la lingua. Meglio scrivere. Il risultato è l’espressione di un grido interiore: Voi, onesti farabutti, scritto da chi, per avere studiato “il bel cinema e le belle lettere”, sa che sarà costretto a cambiare di continuo lavoro, ma grazie a un rapporto così stretto col nonno, ancora, sotto sotto, sarebbe pronto a fare resistenza, una resistenza lirica, che ha descritto in questo libro.

“Ma son anni che apro la bocca e inghiotto, nonno, come dici tu; eppure resto un enigma anche per me stesso: non mi comprendo, non mi ritrovo. Dev’esserci un punto in cui gli estremi si son sciolti, quei fili che avevo tessuto con cura per legarmi a una storia: un momento che mi sono tradito, che non ho scelto”. Voi, onesti farabutti di Simone Ghelli, Caratteri Mobili.

Ornella Spagnulo

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Reading letterario Ornella Spagnulo

15 lunedì Lug 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Ornella Spagnulo

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agenzia letteraria Verba, concorso, Franco al tabacchi, Ornella Spagnulo, racconti, reading letterario

Qualche giorno fa, in una zona imprecisata della capitale, sono stata obbligata a leggere in pubblico. “Leggere mi piace, ma non stavolta”, volevo dire. La circostanza era la finale di un concorso dell’agenzia letteraria Verba. Il mio racconto si intitola: “Franco al tabacchi” e fa parte di un libro che ho scritto tempo fa (che come al solito tengo nell’hard disk, perché sono “troppo sperimentale” e finché non scriverò la cazzata giusta, tutte le mie cose troppo sperimentali resteranno troppo sperimentali).

Stavolta è stato piacevole, al tavolo con me c’erano due cari amici e il mio fidanzato.

Di quel momento è rimasto un bel video: 

Ornella Spagnulo

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Beati i giornalisti, perché di essi è il regno dei cieli

14 venerdì Giu 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog, Ornella Spagnulo, Società

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Tag

ebrei, fede, Giornalista, martire, Odoardo Focherini, seconda guerra mondiale

Odoardo Focherini sarà il primo giornalista italiano riconosciuto beato dalla Chiesa, sabato 15 giugno, domani, a Carpi, vicino Modena.

In un clima di negazione della vita che esasperava l’individualismo – come abbiamo letto in Primo Levi, Se questo è un uomo – il giornalista Odoardo Focherini divideva la sua razione di cibo quotidiana con gli altri detenuti. Era il numero 21518 nel lager di Hersbruck.

Scriveva per “Avvenire d’Italia” che, insieme al quotidiano “L’Italia”, fece nascere l’attuale “Avvenire”.

Odoardo Focherini insegnava religione e fece parte di una rete clandestina che aiutava gli ebrei a scappare dai campi di concentramento: procurava documenti falsi. Fu arrestato per ordine della polizia nazista e morì a 37 anni a Hersbruck, in Germania, ferito alla gamba durante i lavori forzati e lasciato morire di setticemia.

Vicino alle figure dei primi giornalisti cristiani che ricordiamo, gli evangelisti, salvò 100 persone durante le assurdità della seconda guerra mondiale.

Più di così non si può amare, di Giuseppe Bellodi, racconta nei dettagli la storia di questa straordinaria persona che non solo lottò per la giustizia, ma sacrificò se stesso per salvare altre vite. Un vero martire cristiano.

Lettera sugli ebrei di Odoardo Focherini

Da un dialogo al carcere di Bologna con il cognato:

 “Se tu avessi visto, come ho visto io in questo carcere, cosa fanno patire agli Ebrei, non rimpiangeresti se non di non averne salvati in numero maggiore”

Ornella Spagnulo

(post fuori programma)

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C’è una coperta per i barboni?

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Festival delle Letterature alla basilica di Massenzio 2013

10 lunedì Giu 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog, Eventi culturali Roma, Ornella Spagnulo

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Tag

Basilica di Massenzio festival internazionale, festival delle letterature 2013, I had a dream

Ho sempre una grande emozione dentro quando inizia il Festival delle letterature alla basilica di Massenzio. Non mi capita quando c’è la Fiera della piccola e media editoria, non mi capita per il Salone del libro di Torino, ma mi capita qui, forse perché mi sento onorata di vivere in una città tanto importante da ospitare, una volta l’anno, intellettuali di ogni nazionalità che vengono non tanto per presentare un libro, o per partecipare a scambi di battute in tv, ma per leggere, dal vivo, i loro scritti inediti. Sento in questo il ritorno del valore dell’arte come qui e ora, in un concerto per parole scritte. Ogni volta che faccio la salita che porta al Festival sono emozionata. festival letterature massenzio Quest’anno dietro la scelta del tema c’è stato molto studio. Ricordare il grande Martin Luther King (I had a dream… storie di sogni diventati realtà) ha dato spazio a una scena tutta italiana, un tema del momento: le Start Up, imprese che sono riuscite a sfondare grazie alle idee, vincendo i tempi di crisi con maratone che sono arrivate ben oltre il traguardo. Le serate saranno divise a metà: 1) la prassi, la vita, il fare (le esperienze italiane di rinnovamento e di successo oggi), 2) la narratività (gli scrittori hanno raccontato per il Festival sogni di civiltà e umanità). Ma sono poi così divisi questi temi? Sembra di no: nelle Start Up il dolce sogno è diventato realtà, e i sogni di civiltà e umanità degli scrittori sono forme narrative che hanno i piedi ben piantati a terra. Gli ospiti dell’edizione 2013 saranno:

11 GIUGNO

Ferdinando Scianna

Edward St Aubyn

Vinicio Capossela

FAI – Fondo Ambiente Italiano Evì Evàn

12 GIUGNO

Jennifer Egan

Scott Hutchins

Emanuele Trevi

Emanuele Trevi al Festival delle Letterature 2013

Emanuele Trevi

GamePix

InnovActionLab

De Klan

13 GIUGNO

Edwidge Danticat

Finalisti Premio Strega 2013

FAI – Fondo Ambiente Italiano

Claudio Coccoluto

18 GIUGNO

Serena Dandini

Concita De Gregorio

Taiye Selasi

Maram Al-Masri

Farian Sabahi

Centro donne D.A.L.I.A.

Telefono Rosa

Women in Quartet

19 GIUGNO

Simonetta Agnello Hornby

Clara Usón

Chiara Gamberale al Festival delle Letterature

Uno dei romanzi di Chiara Gamberale: “Le luci accese nelle case degli altri”

Chiara Gamberale

Luiss Enlabs

Qurami PerMicro

Rodrigo D’Erasmo (Afterhours)

Andrea Pesce

20 GIUGNO

Eraldo Affinati

Fulvio Ervas

Opera Nazionale per Le Città dei Ragazzi

Scuola Penny Wirton

25 GIUGNO

Alicia Giménez Bartlett

Francesco Pacifico

Giancarlo Liviano D’Arcangelo

Giordano Tedoldi

Teresa Ciabatti

Symposium Quartet

27 GIUGNO

Andrea Bajani

Ko Un Marek Halter

Rondine Cittadella della Pace

Bim Orchestra

2 LUGLIO

Zadie Smith al Festival delle Letterature

L’autrice Zadie Smith

Bunker Roy

Zadie Smith

InnovActionLab

Barefoot College

UMAN Foundation

Lele Marchitelli

3 LUGLIO

Roberto Saviano

Roberto Saviano

Roberto Saviano chiuderà questa edizione del Festival delle Letterature della basilica di Massenzio

Ornella Spagnulo

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Don Andrea Gallo: tieni i tuoi occhi pieni di luce nei nostri pieni di lacrime

22 mercoledì Mag 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog, Ornella Spagnulo

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Tag

accoglienza vera, anarchismo pacifista, Andrea Gallo, barboni, cristianesimo autentico, università della strada

Don Andrea Gallo si è spento oggi (o si è illuminato). Ma era già illuminato, parlava del Vangelo di De André, riconosceva i malanni della Chiesa, metteva al primo posto l’amore. Lottava contro il potere, stava al fianco dei barboni, non condannava le prostitute, parlava di accoglienza, anarchia, comunismo, solidarietà tra i popoli.

“Trovo del cristianesimo nelle prostitute”, diceva, “Ti accolgo come sei, come persona, perché ancora prima di essere maschio, femmina, omosessuale o straniero, uno è persona, cioè un soggetto di autonomia”. Era umile, come chiede il Vangelo: “A me l’unico titolo che piace è: prete di strada. Tanto è vero che quando vado ai dibattiti e si presentano i relatori delle università di Bologna, Genova, Palo Alto, Cambridge… A me piace quando dicono: don Andrea Gallo dell’università della strada“.

Ciao Andrea Gallo dell’università della strada. Ti arrabbi se ti chiamo adesso Andrea Gallo dell’università del cielo?

Tieni i tuoi occhi pieni di luce nei nostri pieni di lacrime.

Ornella

 

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Blog clandestino del Salone del Libro di Torino 2013

22 mercoledì Mag 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog, Ornella Spagnulo, Salone del libro di Torino

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Tag

Blog cronacadiunavitaintima, Dove osano le idee, Il ruolo della donna, Industria culturale, mercato dei libri, Polemiche Salone del Libro di Torino 2013

Questo Salone non m’è garbato. “Dove osano le idee” – ci voleva un punto interrogativo. Un enorme mercato di libri che fa titolare alla Stampa: “Mai venduto così tanto”. Come se lo scopo principale fosse quello di vendere. Sono fatta così: buona e cara ma se mi si chiede di sacrificare l’intelligenza allora…no.

Tag Industria culturale, Salone mercato del Libro, Blog clandestino, Coscienza critica, I punti interrogativi? meglio abbondare nell’incertezza, Mai venduto così tanto.

Dimenticavo. I libri più venduti? Dan Brown, Matteo Renzi, Walter Veltroni…tutti romanzi che diventeranno classici della letteratura, no? Su Saviano e sul Papa non ho nulla da dire, anzi. Però mi spaventa il ruolo della donna in questo Salone: la scrittrice dov’è? O si batte per riscattare i suoi primari diritti alla vita (il reading contro il femminicidio di Serena Dandini e non solo), oppure ritorna al suo posto ancestrale, dietro ai fornelli, a presentare libri di ricette in cucina.

Dove osano le idee?

Alcuni dati: 14 milioni di vendite di libri. Alla faccia dei precari.

Oltre 70.000 visitatori.

Io speriamo che blog

cronaca di una vita intima Salone del Libro di Torino

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Salone del libro di Torino, blog non ufficiale

20 lunedì Mag 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog, Ornella Spagnulo, Salone del libro di Torino

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Tag

cronaca di una vita intima, David Grossman, Fiera del libro, la Nausea di Sartre, Libri, Salone del libro di Torino blog non ufficiale

Libri di carta, ebook, libri in cartoncino spesso, colorati, disegnati per far giocare i bambini. Libri che insegnano la storia di Torino, libri fascisti, libri comunisti, libri che prendono in giro tutti tranne se stessi.

Siamo stati alla Fiera del libro di Torino: più che un Salone, una Fiera. Uno sconto del 10% non cambia molto e i veri precari neanche ci sono venuti a Torino. In compenso Gene Gnocchi posa con sconosciuti davanti all’area riservata ai vip.

Presentazioni di libri, concorsi letterari, concorsi di Tweet, persone che si ritrovano tutti gli anni: “Che cosa è cambiato?”, titoli nuovi, traduzioni abusive, libri di ricette di Maria Grazia Cucinotta.

David Grossman, Rossana Campo, blogger autoironiche si fanno riconoscere con una maglietta.

Salone del libro di Torino blog

Ragazze che servono la Coca Cola Zero. Il mio fidanzato l’ha buttata: “Fa schifo”, ha detto. Al Salone ci sono molte sedie, ma più che salotti sono lunghe pubblicità. I libri – quali sono i libri? L’articolo del giornale locale di Torino titolava: “Non si vendono libri, quest’anno”.

Andiamo al Salone delle biblioteche di Sassari? Ah no, le biblioteche stanno fallendo, chiudono come si chiudono i libri, oggi. Non mi piacciono i libri delle biblioteche, non li sento miei, neanche questi libri sono tutti miei. Alcuni sì, ma pochi. Un paio in borsa.

“Attenzione alla nausea al Salone”, mi aveva avvertito un lettore. La nausea dei libri non letti, la Nausea di Sartre.

Cronaca di una vita intima al Salone di Torino

– to be continued? – 

Salone libro Torino blog

io speriamo che blog

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Tra poche ore il blog si trasferisce a Torino per il Salone del Libro, già

17 venerdì Mag 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Ornella Spagnulo

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Tag

Blogger, case editrici italiane in fiera, cronaca di una vita intima, Manoscritti, Ornella Spagnulo, Salone del libro di Torino 2013

Il blog cronacadiunavitaintima sta per abbandonare la casa romana per soggiornare a Torino nel fine settimana, con l’occasione del Salone del Libro 2013, insieme a case editrici, milioni di lettori e lettrici, scrittrici e scrittori, e vip che scrivono assolutamente per caso ma partecipano come ospiti speciali (ho letto l’interessante polemica su Satisfiction).

Il fidanzato mi ricorda che è venerdì 17 e pare che la sua giornata sia iniziata male.

Stamattina sono andata a fare le fotocopie dei miei manoscritti.

blogger cronaca di una vita intima manoscritti

Manoscritti di Ornella Spagnulo, blogger

Non sono brava a usare Twitter, né sono capace nelle pubbliche relazioni (troppo poco diplomatica), però nel tempo – da 4 anni a questa parte – ho accumulato pagine su pagine. Alcuni manoscritti li trovate girellando in questo blog.

Lo so che è la fiera delle case editrici e non dei manoscritti, ma ne ho sentite troppe sulle email mai arrivate, sulle fotocopie che finiscono direttamente nel cestino.

Vorrei garantire alle mie lettrici e ai lettori che fornirò loro un resoconto istantaneo, un’immagine, un’idea su quello che sarà il Salone del Libro di Torino visto da una blogger non ufficiale come me. Ma non so a che ora tornerò in albergo domani sera, dopo la full immersion, e come sapete sono troppo poco diplomatica.

Quindi vi lascio con una terzina e alcuni suggerimenti di pagine del blog, per chi dovesse sentire nostalgia…

La paura del diavolo

c’è in ogni anima santa:

la luce ha paura delle tenebre.

Ornella Spagnulo, Nuove Terzine

 

Salone del Libro di Torino, 2013

stiamo lavorando anche per voi

blog ornella spagnulo

Blogger in trasferta

Manoscritti blog case editrici

“Alla fiera dell’est, per due soldi un editore il mio libro comprò”

Pagine consigliate per chi si annoia nell’attesa:

Dicono (bene) del blog – pagina nuova nuova

The Wall – uno dei manoscritti, appunto.

Blog cronacadiunavitaintima

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Cronaca di una convivenza. In partenza per il Salone del Libro di Torino

16 giovedì Mag 2013

Posted by ornella_spagnulo in Blog letterario, Cronaca di una convivenza, Ornella Spagnulo

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Tag

Blog letterario racconti, Correggere i manoscritti e stamparli, incubi allungano la vita, Lettrice, Posta elettronica computer, Salone del Libro di Torino

Stamattina ho ricevuto il buongiorno da una lettrice, Cristina C.

Con un commento mi ha fatto sapere che tutte le sere legge a sua figlia questo blog per farla addormentare. Ifigenia ha una malattia rara, e questo racconto è dedicato a lei.

Ieri sera Daniele mi ha rimboccato le coperte alle undici, avevo così tanto sonno da farneticare, eravamo appena tornati dal ristorante sotto casa – buono ma sembra una grande mensa, con i gridolini, il disordine, papà mi ha telefonato 3 volte e non ho mai sentito gli squilli –. Volevo controllare la posta al computer. “La leggi domani”, mi ha detto amorevolmente Daniele. Ha aspettato un po’ che mi calmassi, poi: “Vado a dormire. Ciao amore”, e con il casco in mano è uscito dalla porta.

Mi sono addormentata presto ma dopo qualche ora mi sono svegliata per un incubo. Nel cattivo sogno, mio padre mi dava la notizia al telefono che mamma era morta. Così mi sono alzata e sono andata in bagno a prendere 3 gocce di sonnifero. La tradizione della mia terra suggerisce che le ho allungato la vita. La nonna, la mamma, le zie, tutta la mia famiglia ripeteva questo, quando da piccola sognavo male.

Oggi è una giornata importante per il calendario degli intellettuali: è il primo giorno del Salone del libro. Daniele non vede l’ora di partire, io invece sono già mezza esaurita. Il motivo? Ho qualche manoscritto da sistemare, prima della trasferta. Daniele suggerisce di stampare 7 copie per ogni testo: le case editrici saranno centinaia. Il vantaggio di consegnare un romanzo a mano è sapere con certezza che almeno è arrivato, e non si è perso. Mettiamoci anche la burocrazia noiosa delle Poste e i soldi risparmiati… Sabato saremo in giro per la fiera, domenica invece ce la prenderemo tutta per noi, spero. Vorremmo visitare una di quelle ville sabaude nei dintorni di Torino. Il museo egizio sarà chiuso.

Domani si parte e oggi devo assolutamente correggere i manoscritti, stamparli, fare yoga. Se posso, e se smette di piovere, vorrei passare anche dalla libreria Mangiaparole (Furio Camillo) per le copie del saggio che ho lasciato lì. Serviranno per la mia prima presentazione del libro: Il reale meraviglioso di Isabel Allende,  tra due domeniche, qui a Roma. E forse per avere quel benedetto sconto al Salone.

Per Cristina: posso prendere un pensierino per tua figlia alla fiera? Mi farebbe molto piacere.

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