Cara casa editrice,
è bello quello che fate per l’umanità in redazione: la cultura ci rende liberi, diceva un saggio. Io non sono tanto saggia, sennò mi farei scrivere una lettera di presentazione da uno dei miei professori del Master in Scrittura Creativa. Oppure cercherei di consegnare il manoscritto a conoscenti che gravitano intorno alla casa editrice, per essere più sicura. Ma non mi piace mendicare. Se ho scritto è per un bisogno, e se ho fatto degli errori nel testo – come nella mia vita – credo che siano tutti guaribili con un po’ di editing e di Purgatorio. Mi sono corretta così tante volte, tra le mie pagine, che a un certo punto ho detto a me stessa: Stop! Chi lo sa se qualcuno leggerà davvero quello che ho scritto? Chi lo sa se vale la pena stare dietro a quello che la mia mente ha partorito davanti al computer? Magari sono solo stronzate, e tutti i romanzi che ho letto, tutti i corsi che ho seguito, non mi sono serviti a niente.
So di essere penalizzata in partenza perché sono una donna. Via, quante autrici ci sono, oggi, in Italia? Sicuramente meno degli uomini. È un motivo in più per leggere il mio manoscritto! Sono una blogger, se ciò vi interessa. Ho circa 2499 iscritti, raggiunti non so come, SEO e Social Media a parte.
Allego a questa non-lettera di non-presentazione una mia breve biografia. Lì si dice che sono laureata…bla bla bla…che ho scritto un saggio di critica letteraria…e bla bla bla…e vi si dice perfino dove ho lavorato, dove sono nata, quanti anni ho. Mancano solo la mia taglia e il mio colore preferito, ma sarebbe inutile scriverli qui, tanto sono mutevoli entrambi.
Quello che mi interessa della letteratura è che rimanga. Come Petrarca sono una peccatrice e aspiro alla gloria. Se per voi basta questa come garanzia di serietà, avvicinatevi al mio testo. Se invece credete che questa pagina sia ricca di stupidaggini e che vi ho fatto solo perdere tempo, vi prego, provate comunque ad avvicinarvi al testo.
Buona lettura allora, e se non vi piace, non prendetevela con me. Il cestino è lì vicino a voi, immagino (nel caso buttatemi nella carta). Viceversa, io sono rintracciabile, ho un telefono come tutti – anche i barboni spesso hanno un telefono, sì –, ho un indirizzo email riportato sia sulla biografia che sulla copertina del libro (perché non si sa mai), ho un account Twitter che uso poco e niente ma spesso mi trovate a ciarlare su Facebook. Basta un sorriso, una telefonata, una proposta di pubblicazione prima possibile – l’urgenza della scrittura preme –. Non perdete tempo: leggetemi, contattatemi, criticatemi, amatemi, detestatemi, buttatemi nel cestino, purché facciate qualcosa, purché il mio manoscritto non vi sia indifferente. Ornella Spagnulo
sfogliatella ha detto:
Io non sono una casa editrice,ma un sorriso quello posso… e voglio fartelo. 🙂
Mary
ornella_spagnulo ha detto:
Ed è bene ricambiare i sorrisi, anche se in ritardo 🙂
elinepal ha detto:
cavolo, con questa almeno l’incipit lo leggeranno…!
ornella_spagnulo ha detto:
Infatti almeno una casa editrice l’ha letto! 😉
elinepal ha detto:
e …..?
ornella_spagnulo ha detto:
Quella casa editrice sta esaminando un testo, nel frattempo un’altra casa editrice mi ha fatto una richiesta di pubblicazione! 🙂
elinepal ha detto:
Grande!!
ornella_spagnulo ha detto:
Vi tengo aggiornati su questo blog!
Felice Muolo ha detto:
Forse faresti prima a mandare il manoscritto a Mozzi.
ornella_spagnulo ha detto:
Grazie a tutti e tre per i commenti. @Felice, ho mandato qualcosa a Giulio Mozzi, che devo dire si è mostrato molto gentile spiegando i lunghi tempi, del resto è vero che sono pieni di manoscritti, per la mia breve esperienza in casa editrice confermo.
Luca Mastinu ha detto:
Salve, Ornella. Inutile dire che mi è capitato subito davanti agli occhi questo articolo. Da Novembre ho pubblicato il mio romanzo con SIllabe di Sale Edtore. Nel loro pacchetto (tassativamente gratuito) sono compresi editing, impaginazione e correzioni varie. Se posso permettermi ti consiglio di rivolgerti a loro. Sono nati da poco ma la loro professionalità non si discute, specie sul piano della promozione. Resto disponibile per qualsiasi informazione a riguardo.
A presto, Luca.
Ghostbox ha detto:
C’è qualcosa che non va analizzando i dati che fornisci, e che probabilmente è una contraddizione in parte misteriosa: ci sono poche scrittrici (pubblicate) mentre le lettrici sono di gran lunga superiori ai lettori. Aggiungo pure che i maschi italici, oltre a legger poco, comunicano spesso per monosillabi, per giunta pieni di strafalcioni. Purtroppo questo non è un luogo comune, ma un’osservazione che rivela semplicemente ciò che è palese fin da subito appena si accede a qualsiasi social. Ti faccio i miei auguri per l’agognata pubblicazione, intanto inizio a leggerti qui 😉
ornella_spagnulo ha detto:
Grazie Ghostbox, un’analisi che rivela un paradosso, senz’altro. Anzi, un altro degli innumerevoli paradossi.
Antonio ha detto:
Io invece tempo fa avevo scritto una lettera di presentazione, ma non per proporre i miei scritti (che pure ci sono ed è bene giacciano nel cassetto), bensì per lavorare; poi ho realizzato che la cosa era improponibile e soprattutto che avevo scritto, più che una lettera di presentazione, una sorta di lettera d’amore, la qual cosa, è notorio, non sortisce effetti nemmeno nelle relazioni sentimentali, figuriamoci con le case editrici.
In ogni caso, se i consigli del professore di “Master di Scrittura creativa” non funzionano, posso suggerirti il mio “Corso di Scrittura rinunciataria”, nel quale spiego tutte le strategie per rinunciare a essere uno scrittore. 🙂
Complimenti per l’articolo.
ornella_spagnulo ha detto:
Con la tua prosa puntuale e sarcastica al punto giusto, io non rinuncerei.
Antonio ha detto:
Ti ringrazio per i complimenti, sul resto chissà. 🙂
Anna Pinzuti ha detto:
perchè non fai un giretto sul nostro sito? .. forse puoi trovare alcune cosette che possono interessarti. http://www.sillabedisale.it buon pomeriggio!
meo..... laura ha detto:
Che dirti……..
speriamo bene dai
marcello
ornella_spagnulo ha detto:
🙂
helgaldo ha detto:
E poi, com’ è finita? Ti hanno contattato? O continuano a perdere tempo?
ornella_spagnulo ha detto:
Ancora niente ma non finisce qui!
anna ha detto:
Ornella Spagnulo.. forse ti è sfuggito il mio commento o forse non hai ritenuto valido il mio invito a visitare il nostro sito http://www.sillabedisale.it
Noi non ti contatteremo.. se sei interessata potrai farlo tu, credo che l’umiltà sia la base del saper vivere.
ornella_spagnulo ha detto:
Ciao Anna, sì mi era sfuggito, ovvero avevo approvato il commento ma poi non ero andata a vedere il sito… Bene, sembra interessante, ho letto che siete stati anche nello spazio incubatore di Torino. Ti scrivo in privato 🙂
helgaldo ha detto:
Forse non hai bisogno di loro, hai il tuo blog. Se anche ti pubblicano poi non ti portano in libreria. E se ti portano, poi ti mettono in qualche scaffale irraggiungibile da chiunque. Del tuo blog sei padrona, del tuo libro i padroni sono loro anche se la fatica è tutta tua. Meglio il blog, credimi. Qui tutti ti possono conoscere.
ornella_spagnulo ha detto:
Da qualche parte bisogna cominciare… Rimanere confinati dentro un blog non è l’ideale. Difficilmente raggiungi qualche riconoscimento “ufficiale” così, ma i commenti mi danno sempre gioia, perché mi piace raggiungere persone che non conosco attraverso la scrittura. Anche dei libri si resta padroni. Ti posso fare un esempio? Quando pubblicai il saggio su Isabel Allende, ne spedii una copia all’indirizzo della sua Fondazione, negli Stati Uniti. Isabel Allende evidentemente lo ricevette e mi mandò un biglietto di ringraziamento. Se il libro non fosse stato pubblicato, e avessi invece inserito tutte le mie considerazioni sui libri di Isabel Allende in un blog, è probabile che lei non avrebbe dato tanta importanza ai miei studi e soprattutto che giovani studenti avrebbero scopiazzato le mie recensioni per le loro tesi o tesine (mentre adesso, quando qualcuno vuole citare il mio saggio per una tesi, mi manda prima un’email).